Sono una professionista attenta alle esigenze della mia clientela, solitamente attraverso qualche minuto di colloquio ascolto i bisogni della persona e propongo il massaggio o le tecniche più idonee al proprio bisogno.
Molte volte mi capita di cogliere che il cliente ha già effettuato un buon lavoro di consapevolezza prima di arrivare nel mio studio, quindi il trattamento va a completare quel processo che lo aiuterà a stare meglio in un tempo breve, anche dopo un solo trattamento!
Come mai ciò a volte avviene e a volte no?
Il Massaggio è un momento importante, ma il contatto si stabilisce già al momento della prenotazione dell’appuntamento, perchè la persona ha sentito la necessità di prendersi cura di sè e io sono un canale che aiuta a facilitare il suo benessere.
Coincidenza… Pochi giorni fa un mio collega mi ha fatto questa domanda: “Jihane, ti è mai capitato di parlare al telefono con una cliente e che con una semplice chiacchierata, lei si sia sentita sollevata e che addirittura abbia percepito di aver risolto il suo bisogno?
Io gli ho risposto che l’ascolto attivo, il contatto con il bisogno e l’intento è già un lavoro… Se l’operatore è presente ed in contatto con la persona, non può, anche se come semplice osservatore, non influenzare il campo che si è creato. La presenza ed il contatto è già una relazione di aiuto!
Per completare il tutto e rafforzare il lavoro che la persona ha svolto dentro di sé è importante anche il contatto corporeo, dal momento che è nel corpo che si sedimentano le memorie, quindi stimolare le nostre parti serve a ristabilire una nuova armonia e la trasformazione dell’energia.
Non esiste cosa più commovente e bella che accorgersi di esistere e di esistere con un corpo che ci accompagna in tutta la nostra vita. Rispettiamo il corpo e dedichiamoci a lui come faremmo con un bambino tenero.
Auguro a tutti di fare esperienza del viaggio nell’ascolto corporeo durante un massaggio!
Jihane Messoudi