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La Corazza caratteriale ed i 7 segmenti


Vi é mai capitato di sentire delle rigidità muscolari?

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Nel mio lavoro incontro molti clienti che mi confermano di aver delle tensioni muscolari costanti, addirittura da anni nello stesso distretto corporeo.

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Alcuni hanno tensione 😬 nella zona cervicale, altri nei trapezi o nella fascia lombare.

Tanti soffrono costantemente di rigidità a livello addominale e di conseguenza hanno problemi intestinali.

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Quasi nessuno si pone il problema di approfondire il vero perché delle proprie rigidità, e sinceramente non c’è tanta informazione a riguardo, ma i fortunati che invece iniziano a fare un percorso di crescita personale o di lavoro su di sé, scoprono spesso che la causa delle tensioni fisiche deriva dalle emozioni bloccate.

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Come afferma Wihelm Reich, neuropsichiatra ed allievo di Freud,

l’uomo diventa prigioniero di una corazza muscolare (rigidità corporee) e caratteriale (atteggiamento per bloccare le emozioni), impedimenti che con il tempo non gli permettono il raggiungimento della propria identità e creatività.

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L a corazza caratteriale viene “indossata” dall’essere umano per proteggersi da tutte le emozioni negative quali la rabbia, l’ansia, l’angoscia e mantenere così l’equilibrio mentale.

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Lo stato cronico della contrazione e lo scorrere degli anni, influisce imprigionandolo l'uomo in una “corazza” muscolare e caratteriale formata da tutti quegli atteggiamenti sviluppati per bloccare il corso delle emozioni.

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L’ energia si blocca nelle parti del corpo coinvolte divenendo sede di tensioni e conflitti emotivi, di conseguenza l’indurimento avviene anche nel carattere, riducendolo così la comunicabilità, l’amore, e la gioia di vivere.

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Un blocco energetico avviene quando la nostra energia, invece di fluire liberamente, stagna in un determinato punto.


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Reich dedusse che la Corazza Caratteriale funziona in modo circolare, stringendo il corpo con anelli di tensione, ed individuò nell’armatura sette segmenti: oculare, orale, cervicale, toracico, diaframmatico, addominale e pelvico.


I SEGMENTI DELL’ARMATURA




Il segmento oculare

Consiste in una contrazione e in una immobilizzazione dei muscoli del globo oculare, delle palpebre, della fronte.

Si manifesta esternamente con immobilità della pelle, della fronte, con espressione vuota dello sguardo.


Il segmento orale

Comprende la muscolatura della bocca, del mento, della gola, della nuca. Si manifesta con difficoltà di esprimere la rabbia, le urla e il desiderio di suzione.


Il segmento cervicale

Coinvolge la muscolatura bassa del collo. La contrazione spastica di questo segmento comprende anche la muscolatura della lingua. In quest’ area vengono soffocati e letteralmente “ingoiati” il moto espressivo dell’ ira e del pianto.


Il segmento toracico

Coinvolge i muscoli del petto, delle spalle e i muscoli situati a livello delle scapole. Si manifesta con immobilità del torace, respiro corto, atteggiamento cronico di inspirazione. Corrisponde caratterialmente all’ atteggiamento di quiete e di autocontrollo, al ritegno emotivo.


Il segmento diaframmatico

Comprende il diaframma e gli organi che si trovano sotto di esso (stomaco, fegato, plesso solare). Il blocco del diaframma impedisce il movimento ondulatorio dell’energia verso l’alto.


Il segmento addominale

Costituito dallo spasmo e dalla contrazione dei muscoli addominali e della parte inferiore della schiena. Questa area è la sede delle emozioni più profonde, da dove prorompe il piacere e il riso.


Il segmento pelvico

Comprende tutti i muscoli pelvici e i muscoli interni della superficie interna delle cosce. Quando quest’ area è bloccata, il bacino è privo di espressione e non si avverte emozionalmente alcun tipo di sensazione o eccitazione. La contrazione e la rigidità impediscono il fluire dell’energia sessuale.


Come poter aiutare il corpo a liberarsi da tali corazze?


In aiuto ci viene incontro la Bioenergetica ideata dall’allievo di Reich, Alexander Lowen

Il fondatore dell’Analisi Bioenergetica A. Lowen deve le sue intuizioni al suo maestro W. Reich.

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Reich e in seguito A. Lowen, sono giunti a definire una attenta e completa tipologia caratteriale dove a ciascun tipo corrisponde una struttura e un atteggiamento del corpo, che esprime la difesa dagli stimoli esterni o interni che minacciano l’individuo.

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Lowen descrisse cinque tipologie di caratteri basilari.

Questi tipi di carattere si formano in seguito alla negazione di un diritto fondamentale del bambino:

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Schizoide, caratterizzato dalla paura del contatto, le cui origini si sviluppano nel periodo neonatale, contraddistinto dalla negazione del diritto di esistere;

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Orale, si manifesta con la paura del contatto, a causa di mancanza di affetto parentale nel periodo infantile, formatosi a causa della negazione del diritto di avere bisogno;

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Psicopatico, tendente ad azioni manipolative, causate dalla presenza di figure esigenti durante la sua infanzia, formatosi per la negazione del diritto di essere se stesso;

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Masochista, distinto da una tendenza al sacrificio, formatasi a causa della negazione del diritto di essere indipendente;

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Rigido, avente una grande difficoltà ad amare e a farsi amare, formatosi per la negazione del bisogno di essere amato.

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Ognuno di questi tipi è una conseguenza di un atteggiamento del corpo come risposta di un meccanismo di difesa.

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Rispetto alle teorie del suo maestro, Lowen, ridimensionò l’importanza della sessualità nella patologia, e mise a punto il concetto di “grounding”, che si può tradurre in italiano con l’espressione essere sulle proprie gambe o avere i piedi per terra diventato poi uno degli obiettivi terapeutici fondamentali dell’Analisi Bioenergetica.

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Il groundin si può intendere come un’estensione dei sette anelli che costituiscono l’armatura caratteriale individuata da Reich, quest’ultimo si era fermato a considerare le tensioni corporee fino al bacino, mentre Lowen, proprio tramite il concetto di grounding, considera anche le gambe e i piedi che diventano la base dell’essere umano.

Un uomo dotato di grounding, cioè con i piedi per terra, è a contatto con la realtà esterna ed interna, con la propria realtà istintiva e con le proprie sensazioni, è sicuro e presente nel qui ed ora.

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Un aspetto importantissimo nel trattamento e negli esercizi di grounding è la respirazione.

La respirazione sblocca i vari diaframmi, permette alle tensioni di sciogliersi e la persona inizia a rilassarsi e trova piacere dalla sensazione dello spazio che si crea dentro di sé e dal fluire dell’energia nel corpo.

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Come funziona il Grounding?

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La persona deve stare in piedi, con le ginocchia leggermente piegate, i piedi nudi con le punte rientranti e i talloni divaricati alla stessa ampiezza delle spalle, il busto è eretto e il peso del corpo distribuito su tutta la pianta del piede in modo da aderire al terreno e sentirsi un tutt'uno con la terra.

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In questa stato si deve lasciarsi andare e respirare liberamente molleggiando sulle gambe, cercando di far scendere il proprio baricentro fino alla pancia, punto chiamato “hara”.

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In tale modo il cliente dovrebbe pian piano sentire maggiormente il contatto dei piedi col suolo, essere ben radicato e più a contatto con la propria realtà.

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Nella posizione appena descritta inizia a fluire l’energia verso il basso e crea un flusso che rende le gambe solide, si riattiva la circolazione e l’energia vitale.


Jihane Messoudi




Bibliografia:“Analisi del carattere”-W. Reich- Sugarco 1973

Bibliografia: “Bioenergetica”, A. Lowen-Feltrinelli-Settembrev 2013


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